“No alle trans”, la fondatrice di Miss Italia difende il suo concorso

Dal 1939, quando tutto ebbe inizio, nel periodo del dopoguerra divenuto uno strappo dalla quotidianità, il concorso di bellezza “Miss Italia” ha arricchito la sua identità di iniziative, cambiamenti e mode, fino a diventare un evento televisivo e un fenomeno sulla rete durante tutto l’anno.

Cosa blocca Miss Italia dall’accettare ragazze trans?

La manifestazione nel corso degli anni è sempre stata al passo con i tempi. Nel 1990, l’allora presidente di giuria Maurizio Costanzo, fece abolire le “misure” tra cui il canonico 90-60-90 che non sarà più, da quel momento, l’incubo delle partecipanti. Nel 1995, invece, tra le finaliste figura per la prima volta una ragazza nera, Iony Vecchi, nata in Brasile. Nel 1985 per la prima volta al concorso si iscrive una ragazza portatrice di handicap, Elisabetta Viaggi, 23 anni, sorda dalla nascita. La ragazza ha vinto il titolo di “Modella Domani”, classificandosi tra le prime dieci. Nel 1994 il concorso venne aperto anche a mamme e donne sposate: Mirca Viola, Miss Italia 1987, detronizzata perché mamma di un bimbo di due anni, si prende la sua rivincita. In tempi come questi dove la questione di genere è al centro del dibattito, anche il concorso affronta il tema.

Nella scorsa edizione era anche presente una ragazza omosessuale, ma, purtroppo, per le donne transgender non c’è ancora posto. “Sin da quando è nato – sottolinea la fondatrice Patrizia Mirigliani -, il mio concorso prevede nel suo regolamento la precisazione secondo la quale bisogna essere donna sin dalla nascita”.

Mirigliani ha anche aggiunto: “Non ho niente contro queste decisioni che prendono autonomamente i concorsi internazionali, ma occorre pensarci su. Cambiano i tempi, e cambiano la società e i giovani: mi sento di dire che bisogna puntare su quel fronte per essere innovativi”. L’innovazione, secondo Mirigliani, non è sinonimo di eccessi. “La semplicità premia sempre” ha detto. Al concorso partecipano ragazze tatuate, con piercing, extension. Ma al momento il regolamento parla chiaro: non c’è possibilità, per una donna transgender, di competere a Miss Italia.

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