REAL SOCIEDAD – INTER (4′ Mendez; 87′ Martinez)
Sommer 7: Se l’Inter esce da San Sebastian con un punto, gran parte del merito è suo. Incolpevole nell’azione del gol dei baschi, miracoloso nelle successive occasioni: prima sulla punizione di Mendez e poi sulla conclusione a botta sicura di Oyarzabal;
Pavard 5.5: Non proprio l’esordio dei sogni per il francese. Impreciso in alcune situazioni difensive e poco presente in fase offensiva. Ci sarà tempo per entrare negli schemi di Inzaghi e il francese ha le qualità per imporsi. Rimandato;
De Vrij 6: Il migliore della retroguardia interista, in una serata in cui non è difficile esserlo. Esce zoppicando. (dal 76′ Acerbi S.V);
Bastoni 4.5: Pecca di presunzione nella giocata velleitaria che regala il vantaggio alla Real Sociedad. L’errore pesa e non riesce a rimediare nel corso del match. Sostituito nella ripresa (dal 55′ Dimarco 6 – Entra col piglio giusto, riesce a spingersi in avanti con maggiore costanza);
Dumfries 5.5: Dopo le ultime – ottime – prestazioni, l’olandese stecca l’esordio in Champions. Costretto a difendere più del dovuto, in attacco non si vede quasi mai;
Barella 5: Piuttosto nervoso e superficiale nelle giocate. Il centrocampo basco domina e lui, insieme ai compagni di reparto, non riesce a imporsi. Nel secondo tempo viene espulso per fallo di reazione, ma il VAR -giustamente- cancella il cartellino rosso;
Asllani 5: Schierato titolare a causa dell’infortunio di Calhanoglu, viene sovrastato dal centrocampo avversario. Si fa ammonire ingenuamente dopo un quarto d’ora e complica ancora di più la sua partita (dal 55′ Frattesi 6.5 – Il suo ingresso restituisce dinamismo e velocità al centrocampo dell’Inter. Corre e lotta su ogni pallone e all’87’ regala a Lautaro l’assist -involontario- per il gol del pareggio);
Mkhitaryan 5.5: Ripetere la prestazione monstre del derby era quasi difficile. L’armeno non riesce a incidere particolarmente, venendo anche ammonito per frustrazione (dal 70′ Sanchez 6 – Entra a 20′ dalla fine e il suo ingresso, insieme a quello dei suoi compagni, risulta determinante per la squadra. Si vede poco, ma corre tanto e si sacrifica per gli altri due compagni di reparto);
Carlos Augusto 6: L’esordio assoluto in Champions League per il brasiliano, che fino a due anni fa giocava in Serie B. Corre tanto, si sacrifica in fase difensiva e spinge costantemente in fase offensiva. Serve anche l’assist per il gol di Thuram, ma il VAR segnala fuorigioco;
Arnautovic 5: Torna a sentire l’inno della Champions con la maglia nerazzurra tredici anni dopo, sicuramente non il ritorno che sognava: sbaglia tantissimi appoggi e passaggi, viene pescato spesso in fuorigioco e non riesce a imporre la sua classe al servizio della classe (dal 55′ Thuram 7 – Straripante. Il nuovo 9 dei nerazzurri è in un momento di forma strepitoso e si vede, il suo ingresso cambia completamente l’attacco interista. Corre, lotta con i difensori, realizza anche un gol (ma il VAR lo annulla). Se il suo posto da titolare era ancora in discussione, oggi ha decisamente messo le cose in chiaro);
La. Martinez 6.5: La prestazione del capitano interista è insufficiente per 85′, maldestro e impacciato. Poi però è svelto a gettarsi nella conclusione sbilenca di Frattesi e regala ai suoi compagni un pareggio inaspettato);
Simone Inzaghi 5.5: La prestazione dell’Inter è nettamente al di sotto delle aspettative. In balia dell’avversario per gran parte del primo tempo e sterile in zona offensiva. I cinque cambi rispetto al derby non danno gli effetti desiderati. Gli va dato merito per aver sistemato le cose con i cambi. Con il Benfica servirà un approccio e una gestione differente;