È arrivato il giorno tanto atteso, il momento in cui abbiamo potuto immergerci nell’immaginario di Sabato De Sarno. Non è certo un compito facile ereditare il ruolo di uno dei designer più visionari degli ultimi tempi, Alessandro Michele. Sembra che il nuovo direttore creativo di Gucci sia pronto a incarnare una nuova era nel mondo della moda, un’epoca di sobrietà che si distacca notevolmente dal passato.
Tra le sfilate di New York e quelle di Londra, l’attesa è stata palpabile. Non solo per Gucci, ma in particolare per Sabato De Sarno. Ieri, venerdì 22 settembre, terzo giorno della Milano Fashion Week, si è scritta una nuova pagina nella storia della moda: Sabato De Sarno, nominato nuovo direttore creativo della maison fiorentina lo scorso gennaio, ha debuttato in passerella con la sua prima collezione per Gucci, la Primavera-Estate 2024, segnando una netta divisione tra il prima e il dopo.
Gucci, “Ancora”. Il termine “ancòra” è stato il mantra che ha scandito i giorni che hanno preceduto la sfilata. Già pochi giorni fa, Gucci aveva iniziato a diffondere la nuova campagna pubblicitaria che ha tappezzato le facciate dei principali edifici storici e moderni delle più grandi città internazionali. Milano, Chengdu, Londra, Parigi, Bangkok, Roma, New York. E proprio quel “ancora” ha segnato il passare dei secondi fino alle 15 di ieri, 22 settembre 2023, quando l’attesa ha trovato finalmente la sua conclusione e Sabato De Sarno ha mostrato al mondo il nuovo volto della casa di moda fondata nel 1921 da Guccio Gucci. Mark Ronson è stato il direttore musicale della sfilata Gucci, noto per aver curato anche la colonna sonora di successo del film di Greta Gerwig, “Barbie”. La sfilata ha visto la partecipazione di star di prima fila come Julia Roberts, Ryan Gosling, Julia Garner e Mark Foster. Si è conclusa con le note della celebre canzone di Mina, “Ancora ancora ancora”.
Minimalismo – con qualche brillante eccezione – e ricordo dell’eredità aziendale sono i due concetti che emergono dalla collezione, un invito di Sabato De Sarno a innamorarsi ancora una volta del fashion e di Gucci. Le linee sono pulite, l’iconico monogramma è ripetuto su tubini neri e pantaloncini. Ma ci sono anche dettagli preziosi: cristalli, frange, elementi emblematici che si combinano in modo armonico tra glamour e sofisticatezza, stile urbano ed eleganza. La felpa si abbina a pantaloncini in vinile o a gonne al ginocchio con spacco. La tendenza braless – senza reggiseno – domina la scena, a meno che non si tratti di brassière tempestate di gemme lucenti, da indossare rigorosamente in vista.
Le giacche in pelle sono arricchite da dettagli utilitari come zip e profili metallici. Le frange, presenti sulle gonne e sui cappotti, brillano. Lo stesso vale per i revers delle giacche bomber. Non mancano richiami all’archivio di Gucci. Una tuta jumpsuit cortissima richiama il monogramma della maison, mentre la classica combinazione di colori del marchio, il rosso e il verde, diventa una stampa a righe. Anche il richiamo alla sensualità di Tom Ford – che è stato direttore creativo di Gucci dal 1994 al 2004 – è tangibile negli abiti doppiopetto abbinati a pantaloncini e nei vestiti slip con dettagli in pizzo.
I mocassini con il caratteristico morsetto Gucci, che richiama le radici equestri della maison, si alzano su zeppe chunky. Le borse sono quelle che già erano famose con il loro nome: il modello Ophelia e l’intramontabile Jackie, entrambe reinterpretate secondo la visione di Sabato De Sarno. Infine, i gioielli: ogni look è abbinato alla nuova collezione Marina Chain, che Gucci aveva anticipato con una campagna pubblicitaria in cui era protagonista Daria Werbowy.
Il debutto di Sabato De Sarno come direttore creativo di Gucci ha confermato le sue capacità di portare avanti la tradizione e l’eredità di una delle case di moda più riconoscibili al mondo. La collezione Primavera-Estate 2024 è un perfetto mix tra minimalismo contemporaneo e richiami ai classici elementi distintivi di Gucci. De Sarno è riuscito a creare un equilibrio tra l’eleganza e l’audacia, tra lo stile sobrio e le eccentricità tipiche del marchio. Ha saputo fondere l’heritage di Gucci con la sua visione personale, creando capi che esprimono al contempo classe e originalità.
La sfilata di Gucci è stata un successo indiscutibile, tanto che alcuni dei presenti l’hanno definita come una “rinascita” del marchio. La sua prima collezione è stata accolta con entusiasmo. La moda è un’arte che si evolve e si reinventa costantemente. Gucci, con Sabato De Sarno alla guida, sembra essere pronta ad affrontare questa sfida e a scrivere nuove pagine nella storia del fashion system.