Ecco gli undici giocatori che hanno deluso nella sesta giornata di campionato. Tanti giocatori della Roma e non solo…
PORTIERE: Rui Patricio (Genoa-Roma 4-1). Il portiere giallorosso ha subito 11 gol in 19 tiri in porta subiti, troppi per un portiere di una squadra che chiaramente ambisce ai primi posti. Il portoghese continua a non convincere tra i pali, dimostrando poca sicurezza e trasmettendo poca fiducia al reparto difensivo, che in questo avvio non è solido come al solito.
DIFENSORE: Raoul Bellanova (Lazio-Torino 2-0). L’esterno italiano in queste prime partite sta alternando prestazioni ottime a prestazioni negative. Contro la Lazio, Bellanova è stato probabilmente il peggiore in campo: prima si perde Vecino nel gol del vantaggio, facendosi anticipare dall’uruguaiano, poi si lascia scappare Zaccagni alle spalle, che chiude la partita.
DIFENSORE: Nehuen Perez (Napoli-Udinese 4-1). La difesa bianconera fa acqua da tutte le parti in questa prima parte di stagione, e il difensore roccioso e solido visto l’anno scorso al momento è solo un ricordo. Contro il Napoli il difensore argentino non riesce a contenere gli attacchi dei campioni d’Italia, venendo divorato da Osimhen e compagni.
DIFENSORE: Evan N’Dicka (Genoa-Roma 4-1). Il centrale ex Francoforte sembrava essersi ambientato bene negli schemi difensivi di Mourinho, ma contro il Genoa viene surclassato dagli attaccanti rossoblu, non riuscendo a prendere le misure.
CENTROCAMPISTA: Mohamed Kaba(Juventus-Lecce 1-0). Il centrocampista salentino aveva ben figurato in queste prime giornate. Inizialmente tenuto a riposo da D’Aversa, non appena entra in campo non riesce a dare quel cambio di marcia desiderato. Si fa espellere nel recupero per una simulazione che gli costa il secondo giallo.
CENTROCAMPISTA: Alexis Saelemaekers (Monza-Bologna 0-0). Dopo l’esordio in maglia rossoblu contro il Napoli, entra con il piglio giusto contro il Monza. Ingenuo però al minuto 85′ quando viene inizialmente ammonito per proteste, e poi espulso per aver battuto le mani al direttore di gara.
CENTROCAMPISTA: Davide Frattesi (Inter-Sassuolo 1-2). Ci si aspettava un ingresso diverso per il grande ex di turno, ma il centrocampista entra con il risultato da recuperare e non riesce a incidere. Ha l’occasione per segnare, ma il cucchiaio non supera Consigli.
CENTROCAMPISTA: Lorenzo Pellegrini (Genoa-Roma 4-1). Nel flop generale dei giallorossi, figura anche il capitano. Dall’arrivo di Paulo Dybala, Pellegrini ha abbassato il proprio baricentro di parecchi metri e, complice anche qualche infortunio di troppo, non è riuscito a incidere come un tempo. Anche a Genova, la prestazione è piuttosto anonima.
ATTACCANTE: Cyril Ngonge (Hellas Verona-Atalanta 0-1). L’uomo salvezza della passata stagione, sembrava esser partito col piede giusto, realizzando due reti nelle prime tre giornate. Poi però non è riuscito a confermare i numeri super. Contro l’Atalanta una prestazione altamente insufficiente, non all’altezza del giocatore che si è fatto conoscere dalle parti di Verona.
ATTACCANTE: Tony Sanabria (Lazio-Torino 2-0). L’arrivo di Zapata, ha trascinato Sanabria nel dimenticatoio. Contro la Lazio, aveva l’occasione di far valere le proprie qualità. Ma la prestazione è stata insufficiente, pochi spunti e molti errori.
ATTACCANTE: Paulo Dybala (Genoa-Roma 4-1). Contro l’Empoli si era intravisto il fenomeno che dominava la Serie A ai tempi della Juventus. Ma contro il Genoa, la joya viene inglobata all’interno della gabbia di difensori e centrocampisti del grifone. L’unico squillo arriva con l’assist a Lukaku, ma il belga viene pescato in offside.
ALLENATORE: Jose Mourinho (ROMA). 5 punti in 6 partite è il peggior avvio nella storia della Roma nell’era dei tre punti, e corrisponde alla peggior partenza in carriera per il tecnico portoghese. La Roma, falcidiata dagli infortuni, non riesce a essere dominante contro un Genoa in fiducia. La difesa fa acqua da tutte le parti e l’attacco non dimostra continuità di reti e prestazioni. Con il Frosinone bisogna tornare a vincere.