Nel corso degli ultimi anni, il sistema di valutazione scolastica è stato oggetto di numerosi dibattiti, con la consapevolezza sempre più diffusa che il tradizionale metodo di attribuzione dei voti non sempre riflette realmente le capacità e il livello di apprendimento degli studenti.
Al liceo scientifico Bottoni di Milano prende il via un progetto sperimentale: abolire le pagelle del primo quadrimestre. L’obiettivo principale è quello di evitare la cosiddetta “corsa ai voti” tra i ragazzi, che spesso porta a stati d’ansia e di stress qualora gli esiti siano negativi, e invece spingerli a studiare per interesse e voglia di imparare.
L’iniziativa è stata proposta dalla preside del liceo Bottoni al collegio dei docenti, ottenendo un ampio consenso. Tuttavia, due docenti hanno espresso un parere contrario. La proposta si è ispirata all’esperienza positiva dell’istituto Marco Polo di Firenze, che ha già adottato una simile pratica.
La preside dell’istituto, Giovanna Mezzatesta, ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera il perché di questa svolta: “Gli studenti sono troppo stressati, così potranno studiare più rilassati e organizzarsi meglio. Perché cancellare la pagella di metà anno? Perché così i ragazzi avranno più tempo per studiare in modo approfondito e più rilassato, senza passare, ad esempio, le vacanze di Natale sudando sui libri in vista delle verifiche a gennaio. Impareranno a organizzarsi meglio e anche a evitare ‘furbate’, come quella di studiare poco e niente nel primo quadrimestre e recuperare tutte le materie sotto nel secondo”.
“L’abolizione della pagella di metà anno fa parte di un progetto molto più ampio di ricerca per l’innovazione della metodologia di valutazione in collaborazione con la facoltà di Scienze della formazione dell’Università Bicocca. Lo studio è partito due anni fa e ne dura tre. Non si valuta il prodotto, ovvero il compito in classe, ma il processo di apprendimento che l’alunno sta seguendo, indicandogli se ci sono lacune o elementi da rinforzare”.
Parallelamente all’abolizione delle pagelle del primo quadrimestre, verranno aumentati gli incontri tra gli insegnanti e i genitori degli studenti. I colloqui, che solitamente si tengono due volte all’anno, saranno raddoppiati, passando quindi a quattro all’anno. In questo modo, i genitori potranno essere costantemente informati del rendimento dei propri figli e degli sviluppi che riguardano il percorso di apprendimento.
Inoltre, al fine di favorire il recupero delle eventuali carenze, i corsi di recupero saranno organizzati in più periodi durante l’anno scolastico, non solo nel mese di gennaio come avveniva in precedenza. La sperimentazione per periodo unico viene applicata a tutta la scuola ma per una terza c’è anche la sperimentazione della didattica senza voti, sviluppata in collaborazione con l’Università Bicocca ed è stata già testata con successo l’anno scorso da due docenti del liceo Carducci.
Anche il liceo Tosi di Busto Arsizio, in provincia di Varese, sta portando avanti entrambe le sperimentazioni, che si stanno diffondendo in varie città italiane, da Palermo ad Aosta. Per sostenere la diffusione di questa nuova metodologia di valutazione, ben 74 docenti di 30 scuole italiane situate in Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Sicilia e Toscana hanno deciso di rivolgersi all’Università Bicocca per essere aiutati a metterla in pratica.
L’esperimento del liceo scientifico Bottoni rappresenta un passo audace nel campo dell’educazione, mirando a rinnovare il sistema di valutazione scolastica in Italia, al fine di stimolare il vero interesse e la passione per l’apprendimento negli studenti. L’importante partecipazione di altre scuole italiane dimostra che si tratta di una tematica che sta sollevando un vasto interesse e che potrebbe portare a cambiamenti significativi nel panorama educativo.