Nell’anticipo della sedicesima giornata, il Genoa di Alberto Gilardino strappa un punto d’oro contro la Juventus. Pareggio che può far comodo ai nerazzurri, impegnati domenica nel match con la Lazio.
L’approccio delle due squadre alla gara è come da copione: il Genoa lascia il pallino del gioco ai bianconeri e difende e riparte con ordine e lucidità. La partita non è particolarmente spettacolare e le occasioni sono poche e non troppo pericolose. Il primo pericolo per la difesa del grifone arriva al 20′ con un cross tagliente di Chiesa che pesca la deviazione di Vlahovic che non riesce a indirizzare verso la porta di Martinez. Al 26′ Badelj perde un pallone sanguinoso al limite dell’area, ne approfitta Vlahovic che imbuca centralmente per Chiesa che viene steso da Martinez. Dal dischetto si presenta lo stesso Chiesa che spiazza l’estremo difensore genoano e porta in vantaggio i bianconeri. Il Genoa prova a rispondere al gol subito impensierendo la porta di Szczesny con una conclusione a fil di palo di Vasquez.
Nella ripresa Gilardino inserisce Ekuban. L’attaccante si rivela subito decisivo, poiché in seguito a un rimpallo il pallone viene stoppato e servito a Gudmundsson che con il mancino in tuffo batte Szczesny e pareggia i conti realizzando il suo sesto gol in campionato. I bianconeri appaiono piuttosto frastornati dal pareggio del fantasista islandese e Allegri per invertire la rotta prova a inserire forze fresche con Milik e Weah, ma la musica non cambia. Chiesa ha l’occasione per riportare avanti la Juve, ma non riesce ad alzare sufficientemente il pallone per superare l’uscita disperata di Martinez. Da lì la partita comincia a diventare sporca e l’arbitro comincia a mettere mano al taschino frequentemente, con le ammonizioni di Badelj, Danilo, Mckennie e Milik, ma le occasioni non arrivano. Nel finale la Juve prova a portare a casa i tre punti e all’88’ un calcio d’angolo di Chiesa trova Bremer che colpisce a botta sicura, trovando l’incredibile riflesso di Martinez.
Pareggio amaro per i bianconeri, che orfani di Rabiot (escluso per un problema al costato) pagano la poca cattiveria in mezzo al campo e la poca incisività in zona offensiva, complice l’opaca prestazione -l’ennesima- di Vlahovic. Il Genoa gioca una partita di carattere, con la giusta cattiveria e la giusta agonia, trascinata dal suo faro Gudmundsson sempre più leader tecnico di questa squadra. Pareggio che permette al grifone di rosicchiare punti fondamentali per la salvezza. Per l’Inter di Simone Inzaghi, impegnata domenica sera all’Olimpico contro la Lazio, questo pareggio può regalare il primo allungo significativo, portandosi a +4 dai bianconeri, che saranno impegnati nella prossima giornata nella difficile trasferta di Frosinone.