La Top11 della diciottesima giornata: il piazzato di Rabiot per il sogno scudetto, Payero e Castellanos game changer

Ecco la Top11, più l’aggiunta di qualche menzione, dei migliori giocatori della diciottesima giornata di Serie A.

PORTIERE: Elia Caprile (Cagliari-Empoli 0-0). L’infortunio alla caviglia aveva impedito all’ex Bari di affermarsi con gli azzurri. Dopo la buona prestazione contro la Lazio, Andreazzoli gli rinnova la fiducia in vista del delicato scontro salvezza. Prima pasticcia in occasione della punizione di Viola, venendo graziato dal VAR. Poi sale in cattedra e prima intercetta il rigore dello stesso Viola e nel finale è prodigioso nel chiudere lo specchio a Petagna.

DIFENSORE: Radu Dragusin (Genoa-Inter 1-1). Attento e ruvido in fase difensiva e quest’anno decisivo anche sotto porta. Contro l’Inter arriva il secondo sigillo stagionale, a testimonianza dell’importanza del centrale rumeno nel gioco -e nei numeri- del Genoa. Lo stacco imperioso sul cross di Gudmundsson permette al grifone di fermare un’altra big a Marassi, e su Dragusin cominciano ad arrivare le attenzioni delle big…

DIFENSORE: Luca Ranieri (Fiorentina-Torino 1-0). L’uomo di fiducia di Italiano. Schierato dal 1′ in coppia con Milenkovic, gioca la sua solita partita lucida e ordinata. Nel secondo tempo la Fiorentina comincia a prendere campo e nel finale il cross di Kayode pesca proprio l’inserimento del centrale italiano che regala tre punti fondamentali ai viola.

DIFENSORE: Gleison Bremer (Juventus-Roma 1-0). I duelli rusticani contro i centravanti delle big sono il suo pane. Dopo aver lottato all’ultimo sangue contro Osimhen, Giroud, Immobile, allo Stadium arriva Lukaku. La supremazia fisica del brasiliano a discapito del belga è impressionante, a testimonianza di quanto Bremer sia avvantaggiato in questo tipo di duelli. Dominante!

CENTROCAMPISTA: Ismael Bennacer (Milan-Sassuolo 1-0). Il ritorno dall’infortunio al ginocchio richiede tempo, ma Bennacer sembra finalmente in condizione e prima di partire per la Coppa d’Africa regala ai tifosi milanisti una partita di grande intelligenza e qualità. Vero metronomo del centrocampo rossonero, detta i tempi, svolge entrambe le fasi al massimo e nel secondo tempo regala un cioccolatino a Pulisic per il gol vittoria. Lussuoso!

CENTROCAMPISTA: Loum Tchaouna (Hellas Verona-Salernitana 0-1). L’esterno si era già messo in mostra in Coppa Italia contro la Sampdoria, e nelle ultime giornate Inzaghi gli ha rinnovato la fiducia, visto anche l’infortunio di Dia. Contro l’Hellas corre e si sbatte per gran parte della gara, poi riceve il pallone da Kastanos, dribbla due difensori avversari e con il destro piazza il pallone alle spalle di Montipò, regalando alla Salernitana tre punti pesanti in ottica salvezza.

CENTROCAMPISTA: Martin Payero (Udinese-Bologna 3-0). Cioffi nelle ultime giornate ha sottolineato l’importanza del centrocampista spagnolo nello scacchiere tattico bianconero. Un giocatore di rottura, fisico e dinamico. Contro il Bologna ha il merito di impegnare Skorupski con una conclusione al volo che porta al gol di Pereyra. Poi domina il centrocampo del Bologna e nel secondo tempo spara un missile per calare il tris e chiudere la partita.

CENTROCAMPISTA: Adrien Rabiot (Juventus-Roma 1-0). Nel 2023 è il centrocampista con il maggior numero di gol realizzati in Serie A, a testimonianza della crescita esponenziale del francese. Allegri ha sempre speso parole al miele su di lui e le prestazioni e soprattutto i gol, ripagano questa fiducia. Contro i giallorossi Rabiot spicca per dinamismo ed eleganza in mezzo al campo, e si rivela decisivo nel raccogliere il tacco di Vlahovic e piazzare la palla alle spalle di Rui Patricio.

ATTACCANTE: Lorenzo Lucca (Udinese-Bologna 3-0). La crescita dell’Udinese è proporzionale alla crescita del centravanti. Con il gol al Bologna sono sei le marcature in questo campionato, e oltre ai gol Lucca si distingue per il gioco spalle alla porta e per il numero di occasioni che crea ogni partita. Il gol contro il Bologna è una giocata d’istinto che mostra il cinismo dell’attaccante, nel deviare con la gamba il tiro sbilenco di Lovric.

ATTACCANTE: Valentin Castellanos (Lazio-Frosinone 3-1). L’infortunio di Immobile gli regala l’occasione perfetta per prendersi il posto al centro dell’attacco, ma nel primo tempo l’astinenza dal gol sembra pesare tanto. Nella ripresa il Taty sembra rigenerato e su un cross di Isaksen indirizza il pallone all’incrocio dei pali. Dopo due minuti raccoglie il pallone di Garritano e serve a Isaksen il gol del sorpasso. Il Taty è tornato a sparare e non vuole fermarsi.

ATTACCANTE: Ademola Lookman (Atalanta-Lecce 1-0). In partenza per la Coppa d’Africa regala ai suoi tifosi l’ultimo sussulto del suo 2023. L’attaccante nigeriano chiude il suo girone d’andata con la rete da tre punti contro il Lecce, con il suo diagonale rasoterra che batte Falcone. Lookman è stato l’uomo in più dell’attacco di Gasperini in questo mese e la sua assenza a gennaio potrà rivelarsi decisiva.

ALLENATORE: Gabriele Cioffi (UDINESE). Nelle ultime giornate l’Udinese ha dimostrato di aver invertito la rotta, cominciando a macinare risultati per risalire la classifica. In casa ancora non era arrivata la prima vittoria in campionato, ma la prestazione dei bianconeri contro il lanciatissimo Bologna è da incorniciare. Dominanti in tutte le zone del campo, tre gol contro una delle migliori difese del campionato e porta inviolata, la quinta stagionale.

MENZIONI: Tra le menzioni il rigore parato da Alex Meret (Napoli-Monza 0-0) che evita una pesante sconfitta ai campioni d’Italia. In difesa la coppia di esterni Mazzocchi-Bradaric (Hellas Verona-Salernitana 0-1) motorini instancabili per tutta la partita; e la grande prestazione al centro della difesa di Roberto Gagliardini (Napoli-Monza 0-0). A centrocampo lo scavetto di Christian Pulisic (Milan-Sassuolo 1-0) che regala i tre punti ai rossoneri; e la grande prestazione di Mario Pasalic (Atalanta-Lecce 1-0). In attacco l’ingresso straripante di Gustav Isaksen (Lazio-Frosinone 3-1) con un gol e un assist in meno di cinque minuti; e il primo gol in Serie A con la maglia nerazzurra di Marko Arnautovic (Genoa-Inter 1-1).

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