La Top11 del girone d’andata: ‘Toro scatenato’, Bonaventura e Calafiori per il sogno Nazionale

Ecco la top11, più l’aggiunta di una menzione in ogni ruolo, del girone d’andata della stagione 2023/2024

PORTIERE: Woijcech Szczesny (Juventus). La retroguarda bianconera si conferma anche quest’anno come un muro piuttosto invalicabile, ma il portiere polacco in più occasioni si è rivelato decisivo. La partita horror di Sassuolo è l’unica nota stonata del suo girone d’andata, poi però salva il risultato a Bergamo, dove toglie dall’incrocio una punizione perfetta di Muriel, a Milano, dove sul parziale di 0-0 è prodigioso sulla girata di Giroud, e a Firenze, dove nega il pareggio alla Fiorentina. Menzione per Jann Sommer (INTER) estremo difensore della miglior difesa del campionato, con prestazioni importanti come quelle di Napoli e Torino.

DIFENSORE: Alessandro Buongiorno (Torino) In estate sembrava destinato a trasferirsi altrove, ma alla fine la sua fede granata ha prevalso e il centrale italiano è il leader della difesa della squadra di Juric. L’infortunio di Schuurs lo ha responsabilizzato ancora di più e le sue prestazioni, da stopper puro, gli hanno regalato anche la gioia della Nazionale. Oltre al super lavoro in fase difensiva, Buongiorno ha timbrato il cartellino per tre volte, contro Salernitana, Lecce e Napoli. Menzione per Lucas Martinez Quarta (Fiorentina), goleador atipico dei viola. Nonostante l’infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per alcune partite, il centrale argentino è sempre una garanzia per la retroguardia di Italiano. Oltre a una spiccata crescita in fase difensiva, Martinez Quarta si distingue grazie ai suoi tre gol.

DIFENSORE: Riccardo Calafiori (Bologna) Acquistato dal Basilea come rincalzo per la fascia sinistra. L’emergenza difensiva ha spinto Thiago Motta a schierare il giovane terzino al centro della difesa. Le prestazioni di Calafiori sono un concentrato di tecnica, abnegazione e determinazione. Sempre attento, preciso, lucido nelle giocate e roccioso. E con questa nuova posizione si aprono anche le porte della Nazionale. Menzione per Radu Dragusin (Genoa) pilastro centrale del Genoa, autore di prestazioni di altissimo livello, oltre che due reti stagionali contro Hellas Verona e Inter.

DIFENSORE: Federico Gatti (Juventus). Working-class hero. Il percorso di Gatti, partito dalla Promozione, meriterebbe un racconto a parte, ma la stagione del centrale ex Frosinone è stata di altissimo livello. Anche lui ha dovuto reagire alla brutta prestazione di Sassuolo, condita con quel goffo autogol, ma da quel momento Gatti ha alzato notevolmente il livello. Sempre più attento in fase difensiva, e decisivo anche in fase offensiva dove i suoi gol (tre) hanno regalato tre vittorie contro Torino, Monza e Napoli. Menzione per Gleison Bremer (Juventus) e Francesco Acerbi (Inter) Insostituibili al centro delle rispettive difese, autori di prestazioni maestose in marcatura sui migliori attaccanti del campionato.

CENTROCAMPISTA: Giacomo Bonaventura (Fiorentina). Il grandissimo girone di ritorno, con gol nella finale di Conference League, gli ha dato ancora più centralità all’interno di questa squadra. L’avvio di stagione di Bonaventura è stato sensazionale. 6 gol e 2 assist, numeri che gli sono valsi la chiamata in Nazionale, dove ha anche segnato contro Malta. Bonaventura è il leader tecnico di questa Fiorentina, in corsa verso un posto nella prossima Champions. Menzione per Christian Pulisic (Milan) autore di 6 gol e 4 assist alla prima stagione in rossonero, decisivo in più occasioni con le sue giocate.

CENTROCAMPISTA: Hakan Calhanoglu (Inter). Il capolavoro di Simone Inzaghi. L’idea del tecnico piacentino di abbassare il raggio d’azione del turco lo ha reso un centrocampista spaziale. Oltre al lavoro sporco, Calhanoglu è sempre coinvolto nelle azioni offensive dell’Inter, e i suoi gol stanno diventando una costante, grazie alla sua freddezza dal dischetto dove ha realizzato 6 gol. Dopo 19 partite lo score di Calhanoglu è di 7 gol e 3 assist, numeri da MVP per uno dei punti fermi di questa Inter che punta alla seconda stella. Menzione per Morten Frendrup (Genoa), mediano instancabile e roccioso del Genoa, vera sopresa del centrocampo rossoblù in questa prima parte di campionato.

CENTROCAMPISTA: Andrea Colpani (Monza). L’anno scorso è stato per gran parte della stagione un gregario dalla panchina, sempre utilizzato a partita in corso o schierato di rado dal 1′ a causa del gran numero di attaccanti presenti in rosa. Quest’anno Palladino gli ha affidato la trequarti e il ‘Flaco’ ci ha messo pochissimo per entrare nei cuori dei tifosi brianzoli. Giocatore intelligente e rapido, con una classe sopraffina e uno spiccato fiuto del gol, come testimoniano i 6 gol messi a segno in questa prima parte di stagione. Menzione per Matteo Politano (Napoli), unica nota positiva in questa prima parte di stagione dei campioni d’Italia, con i suoi 5 gol e 3 assist.

CENTROCAMPISTA: Albert Gudmundsson (Genoa). La super stagione disputata in Serie B lasciava presagire il suo enorme talento. Quest’anno si è confermato come leader tecnico dell’attacco del grifone. La convivenza con Retegui lo ha spinto ad arretrare il suo raggio d’azione, ma l’intelligenza e la lettura del gioco dell’islandese lo rendono uno dei migliori giocatori di questa prima parte di stagione. 8 gol e 2 assist, quando segna il Genoa non perde mai, sempre più decisivo. Menzione per Weston McKennie (Juventus), in costante crescita dal punto di vista tecnico, diventando uno dei punti fermi di questa Juve ‘working class’.

ATTACCANTE: Domenico Berardi (Sassuolo) 9 gol e 2 assist in 15 partite. L’importanza di un giocatore così per il Sassuolo è fondamentale. La stagione dei neroverdi è a due facce, con le vittorie nei big match e le pesanti sconfitte nei match salvezza, ma l’apporto numerico di Berardi è indiscutibile. Nonostante le continue voci di mercato, Berardi rimane il punto fermo dell’attacco neroverde. Menzione per Marcus Thruam (Inter), miglior acquisto della finestra estiva di calciomercato. Super impatto del francese che chiude il girone d’andata con 7 gol e 5 assist.

ATTACCANTE: Lautaro Martinez (Inter). La vittoria del mondiale ha permesso al ‘Toro’ di fare quello step mentale che mancava. Adesso Lautaro è il totem offensivo dell’Inter e quest’anno è il protagonista assoluto del girone d’andata. Capocannoniere con 16 reti e 2 assist in 17 partite, capitano e leader di questa Inter al comando della classifica, imprescindibile! Menzione per Olivier Giroud (Milan), bomber dei rossoneri con 9 gol e 5 assist, a segnalare ancora di più la sua importanza nello scacchiere di Pioli.

ATTACCANTE: Matias Soulé (Frosinone). La scelta di mandarlo in prestito per crescere è stata più che azzeccata. L’impatto dell’argentino nella squadra ciociara è devastante. 8 gol, 1 assist, giocate sopraffine e la sensazione che ci siano ancora ampi margini di miglioramento. Nella favola del Frosinone, che nelle ultime giornate si è un po’ fermata, brilla la stella di Matias Soulé. Menzione per Joshua Zirkzee (Bologna, riferimento offensivo del grande Bologna di Thiago Motta che sogna l’Europa, 7 gol e 2 assist per uno delle più grandi rivelazioni di questa prima parte di Serie A.

ALLENATORE: Simone Inzaghi (Inter). La finale di Champions dell’anno scorso ha reso l’Inter una squadra matura, consapevole dei propri mezzi e mentalmente forte. Dopo 19 giornate, i nerazzurri guardano tutti dall’alto con 48 punti, con il miglior attacco (44 segnati) e la miglior difesa (9 gol) grazie al grandissimo lavoro del tecnico piacentino, che sogna la seconda stella. Menzione per Massimiliano Allegri (Juventus) per aver reso questa Juve in formato ‘working class’ la vera antagonista dei nerazzurri per la lotta allo scudetto; e Thiago Motta (Bologna) che sta facendo un lavoro incredibile a Bologna, con i felsinei a ridosso della Zona Champions e con ampi margini di miglioramento.

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