La Top11 della ventesima giornata: Vlahovic on-fire, De Ketelaere e Petagna determinanti

Ecco la Top11, più l’aggiunta di qualche menzione, della ventesima giornata di Serie A, la prima giornata del girone di ritorno.

PORTIERE: Vanja Milinkovic-Savic (Genoa-Torino 0-0). La difesa del Torino quest’anno sembra decisamente più solida, grazie all’exploit di Buongiorno, ma anche alle ottime partite dell’estremo difensore serbo. Dopo il miracolo su Raspadori nella grande vittoria contro il Napoli, il Genoa sfiora il vantaggio con il bolide di Malinovskyi. Il tiro sembra destinato a entrare in rete, ma Milinkovic si supera e blinda la porta, per il decimo clean sheet in campionato;

DIFENSORE: Amir Rrahmani (Napoli-Salernitana 2-1). Le difficoltà del Napoli si palesano tutte nella prima frazione, dove Candreva fa tremare tutto il Maradona. Il centrale kosovaro, insieme a tutto il reparto arretrato partenopeo, è costantemente in difficoltà. Ma nel finale il pallone colpito da Damme arriva tra i suoi piedi e con il destro regala ai campioni d’Italia tre punti pesantissimi;

DIFENSORE: Mateusz Wieteska (Cagliari-Bologna 2-1) In difesa i sardi concedono poco, ma una disattenzione collettiva regala il vantaggio a Orsolini. Nel secondo tempo, dopo l’assist del pareggio del collega Dossena, Wieteska regala la vittoria al Cagliari. In area si alza un campanile, il centrale polacco controlla il pallone come se fosse un trequartista, e serve in mezzo il pallone deviato sfortunatamente da Calafiori.

DIFENSORE: Emil Holm (Atalanta-Frosinone 5-0). Nelle ultime giornate è uno degli uomini copertina della dea. La super prestazione di Milano in Coppa Italia gli ha garantito in questo frangente un posto da titolare nella fascia destra bergamasca. Contro il Frosinone è praticamente perfetto in fase difensiva, e poi nel finale trova la prima gioia in Serie A con la maglia orobica;

CENTROCAMPISTA: Yacine Adli (Milan-Roma 3-1). Si è sempre distinto per la sua dedizione e la sua professionalità nell’ambiente Milan, mai una parola fuori posto nonostante il poco minutaggio. Contro la Roma viene affidata la cabina di regia al francese, e oltre al lavoro sporco -svolto egregiamente- riceve palla da Reijnders, sistema il pallone sul mancino e porta in vantaggio i rossoneri;

CENTROCAMPISTA: Hakan Calhanoglu (Monza-Inter 1-5). Il centrocampista turco sta vivendo senza dubbio la miglior stagione della sua carriera. Rigorista impeccabile, mediano intelligente e tecnicamente sublime. Dopo meno di dieci minuti i nerazzurri sono già in vantaggio grazie all’ennesimo rigore perfetto di Calhanoglu, poi nel secondo tempo i brianzoli sembrano più pimpanti, ma al 60′ il turco riceve palla da Thuram e con freddezza chiude virtualmente la partita;

CENTROCAMPISTA: Sandi Lovric (Fiorentina-Udinese 2-2). Il primo lampo di una delle più grandi sorprese della scorsa stagione. Durante il girone d’andata il centrocampista sloveno non era riuscito a dare continuità allo scorso campionato, ma a Firenze riceve il pallone da Lucca e batte Terracciano, e poi nel secondo tempo entra in area e serve a Thauvin il gol del nuovo vantaggio.

CENTROCAMPISTA: Charles De Ketelaere (Atalanta-Frosinone 5-0). Il prestito a Bergamo ha regalato alla dea un trequartista di pregevole qualità. Nel quarto d’ora pazzesco dei bergamaschi, il belga riceve palla da De Roon e con il mancino spara un missile che sbatte sulla traversa e cala il tris per il sogno Champions.

ATTACCANTE: Marcus Thuram (Monza-Inter 1-5). L’attaccante francese sembrava in parabola discendente viste le tre partite senza reti o assist. Thuram però è sempre determinante per il gioco dei nerazzurri e nonostante un primo tempo un po’ ingolfato, nel secondo tempo sale in cattedra. Prima serve col tacco il pallone dello 0-3 a Calhanoglu, poi nel finale scatta verso la porta avversaria, manda al bar Caldirola e con il mancino cala la cinquina;

ATTACCANTE: Andrea Petagna (Cagliari-Bologna 2-1). L’emergenza offensiva dei sardi ha spinto Ranieri a utilizzarlo come pivot centrale. L’ottima prestazione di Lecce aveva bisogno di riconferme, e contro il Bologna la conferma arriva già nel primo tempo. Dossena lancia in profondità, Petagna controlla il pallone, salta Skorupski e pareggia i conti. Nel secondo tempo crea sempre difficoltà alla difesa felsinea.

ATTACCANTE: Dusan Vlahovic (Juventus-Sassuolo 3-0). L’uomo del momento in casa bianconera. Nelle ultime settimane i gol del serbo hanno permesso alla Juve di continuare a rincorrere l’Inter in questo duello scudetto. Contro il Sassuolo la copertina è tutta di Vlahovic: prima riceve il pallone da Miretti e con il mancino a giro apre la partita, poi dieci minuti dopo dalla stessa mattonella disegna l’arcobaleno del raddoppio;

ALLENATORE: Claudio Ranieri (CAGLIARI). Il Bologna sembra aver trovato il modo per incartare la difesa sarda e il gol del vantaggio arriva con un incursione laterale di Orsolini. Nel secondo tempo, dopo che Petagna era riuscito a pareggiare, Ranieri disegna un Cagliari più solido nelle fasce e compatto al centro e il Bologna smette di spingere, consegnando il pallone ai sardi che colpiscono e conquistano punti fondamentali per la salvezza.

MENZIONI: Tra le menzioni in porta Wojciech Szczesny (Juventus-Sassuolo 3-0) determinante nel chiudere la porta Berardi e Laurienté e portare a casa il clean sheet. In difesa Mario Gila (Lazio-Lecce 1-0) da riserva a titolare di sicura affidabilità e sicurezza; e Matteo Gabbia (Milan-Roma 3-1) autore di una grande prestazione in marcatura su Lukaku. A centrocampo Fabio Miretti (Juventus-Sassuolo 3-0) autore dell’assist del vantaggio e fautore della punizione di Vlahovic, con il fallo subito da Laurienté; e Felipe Anderson (Lazio-Lecce 1-0) al ritorno al gol dopo più di due mesi e mezzo, con un destro che vale i tre punti. In attacco l’incornata di Milan Djuric (Hellas Verona-Empoli 2-1) determinante per i tre punti nello scontro salvezza; e Olivier Giroud (Milan-Roma 3-1) autore del gol del raddoppio e del lussuoso assist per il tris di Theo Hernandez.

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