Kate Middleton è stata operata all’addome e resterà in ospedale per 10-14 giorni, riprendendo gli impegni pubblici dopo Pasqua, secondo un comunicato di Kensington Palace.
L’annuncio del ricovero di Kate Middleton ha squarciato il silenzio con cui Kensington Palace ha circondato l’operazione all’addome avvenuta il 16 gennaio. Un intervento “programmato”, si è precisato, ma la scelta del palazzo di mantenere un riserbo quasi assoluto ha alimentato una serie di speculazioni sulla natura dell’intervento, specie considerando i tempi di recupero stimati tra i 10 e i 14 giorni.
Il principe William, conscio dell’importanza di essere al fianco della consorte in questo momento, ha deciso di posticipare molti dei suoi impegni prossimi. Mentre fonti vicine al Palazzo escludono categoricamente l’ipotesi di un problema oncologico, emergono interrogativi sulla natura precisa dell’intervento, considerando che Kate, nota per le brevi degenze persino dopo il parto dei suoi tre figli, affronterà un periodo di convalescenza più lungo del consueto.
La location del ricovero aggiunge un tocco di mistero: la London Clinic di Marylebone, struttura sanitaria di lusso inaugurata nel 1932 dalla regina madre. Specializzata in ginecologia, terapie oncologiche e ortopedia, la clinica ha visto passare tra i suoi pazienti membri della royal family come il principe Filippo e la principessa Margaret, oltre a personalità di spicco come il presidente americano John Fitzgerald Kennedy.
Parallelamente, la notizia del prossimo ricovero di re Carlo III per un problema alla prostata ha contribuito a rendere questa settimana un momento di tensione per la famiglia reale britannica. La nota ufficiale da Palazzo rassicura sulle condizioni benigne del re, ma la decisione di rinviare gli impegni pubblici indica che il periodo di recupero sarà di breve durata.
In questo scenario di incertezza e riservatezza, la stampa britannica rimane in attesa di ulteriori aggiornamenti che, si presume, saranno comunicati solo a cose fatte. La curiosità sulle condizioni di Kate e la preparazione al ricovero di re Carlo III alimentano la speculazione mediatica in un contesto che, seppur inaspettato, non è nuovo per una famiglia reale abituata a gestire la propria immagine con maestria.