La Top11 della ventiduesima giornata: De Ketelaere illumina, Baldanzi e Zirkzee castigano Juve e Milan

Ecco la Top11, più l’aggiunta di qualche menzione, dei migliori giocatori della ventiduesima giornata di Serie A.

PORTIERE: Yann Sommer (Fiorentina-Inter 0-1). L’approccio alla gara non è dei migliori, con la disattenzione che per poco costa il vantaggio ai viola, poi sale in cattedra e chiude la porta a Bonaventura. Nel secondo tempo in uscita su Nzola causa il rigore, ma è provvidenziale nell’ipnotizzare Nico Gonzalez e regalare all’Inter la vetta, oltre al diciottesimo clean sheet stagionale (miglior difesa d’Europa);

DIFENSORE: Leo Ostigard (Lazio-Napoli 0-0). Impeccabile professionalità: è forse l’ultima con la maglia del Napoli, ma anche una delle migliori. Attento, concentrato, a un quarto d’ora dalla fine salva a pochi centimetri dalla linea dopo un colpo di tacco di Castellanos e nel finale anticipa Romagnoli a un metro dalla linea di porta;

DIFENSORE: Benjamin Pavard (Fiorentina-Inter 0-1). Anche il suo avvio non è perfetto, ma nel corso della partita la sua gara è in crescendo. Nel secondo tempo è decisivo in occasione del calcio di rigore nel salvare sulla linea il colpo di testa a botta sicura di Martinez Quarta: sarebbe stato il gol del pareggio;

DIFENSORE: Raoul Bellanova (Cagliari-Torino 1-2). L’esterno italiano torna a giocare in Sardegna, dove si è guadagnato la chiamata dell’Inter, ma con la maglia granata. Cambia l’orchestra, ma non la musica: Bellanova è un motorino instancabile in quella fascia, e al 23′ su uno dei suoi tanti scatti in profondità, serve a Duvan Zapata l’assist per stappare la gara;

CENTROCAMPISTA: Andrea Colpani (Monza-Sassuolo 1-0). Dopo un digiuno lungo ben dieci giornate, riecco ‘Il Flaco’. Contro il Sassuolo, la sua partita comincia con una serpentina in mezzo ai difensori neroverdi, che per poco non causano il calcio di rigore, poi al 30′ si getta in area come un centravanti sul cross basso di Dany Mota, e con il suo mancino si costruisce il tiro e in diagonale fulmina Consigli, regalando tre punti fondamentali ai brianzoli;

CENTROCAMPISTA: Tommaso Baldanzi (Juventus-Empoli 1-1). L’infortunio alla caviglia e le successive ricadute hanno condizionato tutto il girone d’andata del gioiellino azzurro. Contro la Juve parte nuovamente dalla panchina, ma dopo la rete di Vlahovic, Nicola capisce che c’è bisogno di un giocatore che rompa gli schemi. Il suo ingresso cambia volto all’Empoli che torna ad attaccare con pericolosità, e al 70′ Baldanzi riceve palla e con il destro pareggia la partita, fermando un 2024 finora perfetto dei bianconeri;

CENTROCAMPISTA: Ruben Loftus-Cheek (Milan-Bologna 2-2). Il gol a Udine lo ha definitivamente sbloccato. Contro il Bologna continua a ricoprire questo ruolo ibrido, collante tra trequarti e attacco, e i suoi inserimenti sono mortiferi per la difesa bolognese. Nel primo tempo raccoglie il cross di Calabria e pareggia, nel secondo completa la rimonta con un colpo di testa potentissimo sul cross di Florenzi. Nel finale il Bologna riacciuffa il pareggio, ma Loftus Cheek rimane comunque l’uomo copertina dei rossoneri in questa partita;

CENTROCAMPISTA: Charles De Ketelaere (Atalanta-Udinese 2-0). Nelle ultime settimane si è preso stabilmente un posto in avanti, con Gasperini che pur di non rinunciare a lui ruota tutti gli attaccanti, e la fiducia viene più che ripagata. Contro l’Udinese è incontenibile, straripante fisicamente, tecnicamente sublime e incisivo con i due assist per Miranchuk prima e per Scamacca dopo. 7 gol e 6 assist nei suoi primi mesi a Bergamo, niente male!

ATTACCANTE: Lautaro Martinez (Fiorentina-Inter 0-1). La difesa viola prova a non concedergli spazio per concludere, allora decide di abbassare il baricentro per giocare con la squadra. Ma come un predatore è sempre pronto a colpire, come il corner di Asslani sul primo palo, dove si libera di Parisi e in avvitamento porta in vantaggio, e in vetta, i nerazzurri. Serve un cioccolatino a Thuram che però inciampa, sarebbe stato 2-0;

ATTACCANTE: Paulo Dybala (Salernitana-Roma 1-2). Nella prima apparizione di De Rossi sulla panchina giallorossa non era riuscito a incidere, ma a Salerno il fantasista argentino si accende nuovamente. Dopo un primo tempo passato prevalentemente a legare il gioco in mezzo al campo, nel secondo comincia ad alzare i giri del motore. Prima realizza il rigore del vantaggio, con un mancino perfetto che spiazza Ochoa, poi di tacco serve Karsdorp che confeziona l’assist per il raddoppio di Pellegrini;

ATTACCANTE: Joshua Zirkzee (Milan-Bologna 2-2). Nelle ultime sei partite era apparso in netto calo, ma i grandi giocatori si vedono nei momenti cruciali. A San Siro ha il compito di sorreggere praticamente da solo l’attacco felsineo, e Zirkzee per gran parte della partita è DOMINANTE! Non fa mai la scelta sbagliata, alza il ritmo a suo piacimento e manda in tilt la difesa rossonera. Alla mezz’ora avvia il contropiede chiuso due volte da Kjaer, ma quando il pallone arriva nei suoi piedi, nonostante la posizione defilata, d’astuzia insacca il pallone alle spalle di Maignan;

ALLENATORE: Gian Piero Gasperini (ATALANTA). Quinta vittoria consecutiva tra le mura del Gewiss, quarta partita consecutiva senza sconfitta, semifinale in Coppa Italia contro la Fiorentina. L’Atalanta ha messo la quinta e adesso sogna in grande, con l’Europa che conta distante pochi punti, con un De Keteleare in forma smagliante, un ritrovato Miranchuk, la scoperta di Holm e il ritorno dall’infortunio di Touré e Scamacca.

MENZIONI: Tra le menzioni in porta Lucasz Skorupski (Milan-Bologna 2-2), provvidenziale nel respingere il rigore di Giroud nel primo tempo. In difesa Rick Karsdorp (Salernitana-Roma 1-2) con il suo assist decisivo per Pellegrini; e Davide Faraoni (Fiorentina-Inter 0-1) all’esordio da titolare con la maglia viola, provvidenziale con il suo salvataggio su Carlos Augusto. A centrocampo Nicolas Viola (Cagliari-Torino 1-2) autore di un grandissimo gol a giro nella serata dedicata a Gigi Riva; e Tomas Suslov (Hellas Verona-Frosinone 1-1) freddo dal dischetto dopo l’errore del compagno Duda, per il suo primo gol in campionato. In attacco la rovesciata da tre punti di Caleb Ekuban (Genoa-Lecce 2-1) decisivo dalla panchina; e Dusan Vlahovic (Juventus-Empoli 1-1), ancora a segno in questo 2024 con il suo dodicesimo gol in campionato.

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