Nell’attesissimo derby scudetto a San Siro basta un’autorete del difensore bianconero per decidere il big match della ventiquattresima giornata. Vittoria che proietta l’Inter sempre più in alto, mentre si ferma l’avanzata bianconera dopo più di quattro mesi.
La partita è intensa fin da subito, con le due squadre che cercano di mantenere il ritmo alto fin dai primi minuti, con l’Inter che cerca di mantenere il possesso palla e la Juve attenta in difesa e pronta a ripartire. Il primo squillo è a tinte nerazzurre con una conclusione da fuori area di Mkhitaryan che viene deviata e sibila all’incrocio dei pali. Segue una fase poco concitata, con le due squadre più attente a non scoprirsi vistosamente piuttosto che pungere l’avversario. Al 17′ Pavard disegna un ottimo cross che trova spiazzata la difesa bianconera, il pallone arriva verso Dimarco che non riesce a coordinarsi al meglio e conclude fuori. Al 24′ un’incomprensione tra Yildiz e Vlahovic lancia il contropiede nerazzurro, con Calhanoglu che taglia il campo verso Dimarco con un lancio millimetrico, l’esterno italiano serve in mezzo Thuram pronto a colpire a botta sicura, ma l’intervento in scivolata di Bremer chiude la porta all’attaccante nerazzurro. Dopo l’intervento prodigioso del brasiliano, la Juve prova a gestire il pallone, con l’Inter che abbassa la pressione e si compatta a centrocampo, concedendo un flebile possesso palla ai bianconeri. Con il passare dei minuti l’Inter comincia a disunirsi nella doppia fase, e la Juve comincia a spaventare in ripartenza, con le percussioni di Mckennie e Kostic che mettono in apprensione la difesa nerazzurra. La scossa al derby arriva al 36‘: cross di Barella nella zona di Pavard che si coordina per la rovesciata senza riuscire a colpire la sfera che arriva verso Thuram, Gatti in marcatura prova a chiudere l’attaccante francese ma il pallone carambola sul suo addome e si insacca alle spalle di Szczesny.
Nella ripresa i ritmi sono piuttosto blandi con la Juve che cerca di alzare il baricentro per riacciuffare il pareggio. Al 56′ l’Inter sfiora il raddoppio con Calhanoglu che controlla dal limite dell’area e calcia al volo con la palla che colpisce l’incrocio dei pali e termina fuori. L’occasione del turco riaccende l’Inter che ritorna a controllare il pallone e gestisce il ritmo gara, peccando di presunzione e generosità in due occasioni con Thuram e Pavard che cercano l’ultimo passaggio per Lautaro e Dimarco piuttosto che concludere in porta, graziando i bianconeri. Allegri tenta di capovolgere l’inerzia del match con l’inserimento di Chiesa al posto di un compassato Yildiz e di Weah al posto di Kostic. L’occasione più limpida della gara dei bianconeri arriva al 66′ con Weah che serve Gatti che dal limite sgancia un missile che termina di poco a lato. La risposta nerazzurra arriva un minuto dopo con una transizione offensiva che porta Dimarco al cross sul secondo palo dove Barella calcia a colpo sicuro, ma l’uscita coraggiosa di Szczesny chiude la porta al centrocampista italiano. All’87’ l’Inter riparte in contropiede con Dumfries che serve in mezzo Arnautovic che conclude a porta scoperta, ma Szczesny anche questa volta è provvidenziale nel chiudere lo specchio. Nel finale la Juve tenta l’ultimo assalto disperato, ma la difesa nerazzurra regge e porta a casa il quattordicesimo clean sheet in campionato.
Prova di forza assoluta dei nerazzurri che vincono il derby e allungano in vetta sui bianconeri. Adesso la squadra di Simone Inzaghi si porta a 57 punti in classifica, a +4 sul secondo posto con l’occasione di allungare ancora in caso di vittoria nel recupero di fine febbraio contro l’Atalanta. Per la Juventus questa è la seconda sconfitta in campionato, la prima dopo una striscia di diciassette risultati utili consecutivi.