In attesa del derby d’Italia tra Inter e Juventus, gli altri anticipi della domenica di Serie A regalano un pareggio e due vittorie che muovono i piani alti della classifica.
15.00, Napoli-Hellas Verona: Ngonge e Kvara regalano tre punti ai campioni d’Italia. Mazzarri torna a vincere, ma che fatica!
Dopo il pareggio soporifero in casa della Lazio, il Napoli torna a vincere tra le mura del Maradona, con una perla di Kvaratskhelia nel finale. Per la prima fase di partita c’è soltanto il Napoli in campo. Il ritorno al 4-3-3 permette gli azzurri di attaccare con più uomini negli ultimi metri, tant’è che dopo meno di un quarto d’ora sono già due le occasioni da rete. Ed entrambe portano la firma di Kvaratskhelia, il cui avvio è straripante, praticamente in versione Scudetto. Tutte e due le volte Montipò è reattivo e in tuffo respinge, negando la gioia del ritorno al gol all’esterno offensivo georgiano. Il Verona cresce con il passare dei minuti, mentre gli azzurri abbassano il proprio baricentro, addormentando di fatto la partita. L’inizio di secondo tempo tempo è tutto di marca gialloblù. Per quasi mezzora gli uomini di Baroni si fanno preferire a quelli di Mazzarri, prendendo metri e cominciando a tenere un po’ di più il pallone. Sulle palle inattive, poi, riescono a rendersi anche pericolosi. Ed è proprio da una palla inattiva che il Verona riesce a portarsi avanti: Coppola sfrutta un pallone scodellato in mezzo su punizione, salta sulle spalle di Mazzocchi e devia il pallone. Mazzarri mette mano alla panchina e getta nella mischia Lindstrom e Ngonge, e proprio i due neoentrati confezionano il gol del pareggio: Lindstrom entra in area, si libera di un avversario e serve centralmente Ngonge che calcia a botta sicura, trovando la deviazione di Dawidowicz che beffa Montipò. Il Napoli allora si butta tutto in avanti, alla ricerca del successo. Che alla fine arriva grazie a un colpo da campione del giocatore più talentuoso: Kvara sfrutta il primo metro che gli viene concesso e con un destro a giro non dà scampo a Montipò. È il 2-1, il gol decisivo, quello che vale i tre punti.
18.00, Atalanta-Lazio: Nel segno di De Ketelaere, l’Atalanta cala il tris contro una Lazio in difficoltà.
Ritmi elevati e una gara fisica, tosta, uomo contro uomo. Il primo tempo di Atalanta-Lazio non ha di certo deluso le attese, con i padroni di casa subito a creare pericoli in avanti: la zuccata di Kolasinac sul mancino di Miranchuk è stata il preludio al gol atalantino firmato da Pasalic, abile ad agganciare e a girare in porta una sponda di testa da parte di Scalvini. La Lazio nel primo tempo ha combinato davvero poco, i bergamaschi invece hanno gestito il possesso vincendo praticamente tutti i duelli. A due minuti dal termine Marusic colpisce il pallone con il braccio, causando il calcio di rigore realizzato impeccabilmente da De Ketelaere. Nella ripresa i cambi di Sarri non danno l’effetto sperato, e i biancocelesti rimangono imbrigliati dal pressing costante dei bergamaschi. Al 60′ i padroni di casa sibilano con il tris, con Miranchuk che da buona posizione non batte Provedel, grazie al riflesso dell’estremo difensore biancoceleste. Ma il tris è rimandato soltanto di pochi minuti, poiché al 76′ De Ketelaere riceve palla sull’esterno, entra in area e chiude il mancino sul primo palo, mandando fuori tempo Provedel per il 3-0 dell’Atalanta. Nel finale la Lazio prova a reagire grazie a Ciro Immobile, che all’84’ viene steso in area da Djimsiti e dagli undici metri spiazza Carnesecchi. La dea gestisce il risultato, la Lazio non punge e i bergamaschi calano la settima vittoria consecutiva in casa, continuando la corsa verso l’Europa.
Nell’anticipo delle 12.30, Torino e Salernitana non si fanno male, con un 0-0 che non muove la classifica dei campani, mentre il Torino spreca l’aggancio alla zona Europa.