Il 3 febbraio 2024, all’età di quasi 87 anni, Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia, è deceduto a Ginevra.
L’annuncio ufficiale della sua morte è stato emesso dalla “Real Casa di Savoia” alle ore 7.05 di questa mattina. I funerali sono previsti per sabato prossimo, il 10 febbraio, alle 15 a Superga, il luogo scelto dal defunto duca di Savoia come luogo di sepoltura.
Figlio di Umberto II e Maria José, Vittorio Emanuele nacque a Napoli ma trascorse gran parte della sua vita in esilio. Dopo 57 anni di assenza, fece ritorno in Italia nel marzo del 2003, scegliendo Napoli come prima tappa, dichiarando: “È il più bel giorno della mia vita.” Il matrimonio di Vittorio Emanuele con Marina Doria, campionessa di sci d’acqua, fu segnato dalla disapprovazione del padre, Umberto II. Nonostante le pressioni per un matrimonio di stampo nobiliare, Vittorio Emanuele sposò Marina a Las Vegas nel gennaio 1970 e successivamente con rito religioso a Teheran nel 1971. Il loro amore durò 70 anni, dando vita a Emanuele Filiberto di Savoia.
L’incidente fatale del 1978, in cui Vittorio Emanuele ferì mortalmente lo studente Dirk Hamer durante una lite in Corsica, condizionò la sua vita. Sebbene fosse stato assolto dall’accusa di omicidio volontario nel 1991, questo episodio rimase un punto cruciale nella sua storia. I guai legali di Vittorio Emanuele non si esaurirono con l’incidente. Coinvolto nella vicenda della loggia massonica P2 e nel 2006 nell’indagine ‘Vallettopoli‘ sulla corruzione e tangenti della procura di Potenza, Vittorio Emanuele trascorse sette giorni in carcere prima di essere prosciolto.
Le questioni legate alle leggi razziali rappresentarono una costante nella vita degli eredi Savoia. Vittorio Emanuele, in varie occasioni, oscillò tra dichiarazioni contraddittorie, definendo le leggi razziali come “una macchia indelebile per la nostra famiglia” nel 2002, ma precedentemente minimizzandole come “non così terribili“. Nel 2021, suo figlio Emanuele Filiberto formulò scuse solenni alla Comunità ebraica.