Dopo la settimana del Festival di Sanremo ecco la Top11, più l’aggiunta di qualche menzione, dei migliori giocatori della ventiquattresima giornata di Serie A.
PORTIERE: Maduka Okoye (Juventus-Udinese 0-1). Le prestazioni negative di Silvestri gli hanno permesso di ottenere il posto da titolare tra i pali dei friulani. Partita dopo partita, l’estremo difensore si è dimostrato affidabile e sicuro. Allo Stadium la Juve non attacca con insistenza, ma quando attacca Okoye è sempre attento nel chiudere lo specchio, contribuendo attivamente all’impresa dei friulani;
DIFENSORE: Theo Hernandez (Milan-Napoli 1-0). Da quando Pioli è tornato a impiegarlo stabilmente nella fascia sinistra, il terzino francese è tornato a essere determinante in zona offensiva. Contro il Napoli la partita è tesa, bloccata, e allora decide di uscire dai blocchi e gettarsi in profondità sul filtrante di Leao, riuscendo a battere Gollini e portare a casa tre punti fondamentali per la lotta al secondo posto. Sta arrivando l’onda alta…
DIFENSORE: Sam Beukema (Bologna-Lecce 4-0). Il centrale olandese è diventato a tutti gli effetti il leader della retroguardia felsinea. Roccioso, elegante, intelligente, sempre nel vivo del gioco e con un accentuato vizio del gol. Contro il Lecce stappa la partita dopo pochi minuti con la sua zampata da pochi passi, poi chiude la porta ai pochi attacchi dei salentini;
DIFENSORE: Lautaro Giannetti (Juventus-Udinese 0-1). Il centrale argentino, arrivato a gennaio dal Velez, aveva già fatto una grandissima partita contro il Monza, dove era riuscito a tenere testa a un totem come Djuric. Contro la Juve però Giannetti oltre ad annullare completamente Milik, riferimento offensivo dei bianconeri, ammutolisce lo Stadium con la zampata che regala tre punti che permettono ai friulani di respirare un po’ dopo un periodo di apnea.
CENTROCAMPISTA: Teun Koopmeiners (Genoa-Atalanta 1-4). Nonostante le condizioni fisiche non ottimali, Gasperini non rinuncia a lui nel delicato match di Marassi. L’olandese funge da collante tra centrocampo e attacco e i suoi movimenti mandano in tilt il centrocampo genoano. Nel secondo tempo il Genoa pareggia la partita con un gran gol di Malinovskyi, lui disegna un arcobaleno e su punizione riporta avanti la dea. Leggero come una mariposa, pungente come un’ape;
CENTROCAMPISTA: Riccardo Orsolini (Bologna-Lecce 4-0). I problemi fisici hanno condizionato il suo ultimo mese, ma contro il Lecce torna a colpire ‘Orsonaldo’. Una continua spina nel fianco per i difensori salentini, sempre pimpante e nel vivo dell’azione. Apre il suo pomeriggio con un destro in diagonale, lo chiude con un tiro a giro sotto l’incrocio. Capolavoro;
CENTROCAMPISTA: Lorenzo Pellegrini (Roma-Inter 2-4). Il capitano giallorosso è tornato a essere spettacolare. L’Inter è una corazzata e si presenta all’Olimpico con i favori del pronostico. Ma dopo il vantaggio di Acerbi, Pellegrini si carica la squadra sulle spalle e guida la parziale rimonta: prima disegna il cross per il pareggio di Mancini, poi lancia in profondità El Shaarawy per il sorpasso. Nel secondo tempo l’Inter si riporta avanti, lui consegna a Lukaku un cioccolatino per il pareggio ma il belga sbatte su Sommer. Esce tra gli applausi del suo stadio;
CENTROCAMPISTA: Jonathan Ikoné (Fiorentina-Frosinone 5-1). Da quando Italiano ha cambiato modulo, il francese sembra rigenerato. Pimpante, frizzante, rapido e pungente in quella fascia. Il Frosinone non riesce a contenerlo in nessuna occasione, e da una sua sgasata sulla fascia che nasce il gol di Belotti, è suo il tiro del raddoppio viola e nel secondo tempo poi continua a essere un pericolo per i ciociari. Nel governo punk di Vincenzo Italiano è tornato a sgasare Jorko!
ATTACCANTE: Mbaye Niang (Salernitana-Empoli 1-3). . Il match con la Salernitana è tiratissimo a causa della portata della gara, Niang entra nel secondo tempo e nel finale si prende il pallone per spiazzare con freddezza Ochoa, e nel recupero gestisce il pallone per poi lanciare Cancellieri in profondità per il gol che consegna tre punti ai toscani, permettendo loro di uscire momentaneamente dalla zona retrocessione. Torna in Italia dopo la parentesi in terra turca, e si presenta nel migliore dei modi. Ricominciamo tutto!
ATTACCANTE: Marcus Thuram (Roma-Inter 2-4). Come tutta l’Inter nel primo tempo è un po’ in dormiveglia, anche se incide silenziosamente nel gol di Acerbi con il suo ‘disturbo’ a Rui Patricio, poi la Roma rimonta la gara, e allora nel secondo tempo si scatena ‘Tikus’. L’Inter alza il ritmo e appena Thuram fa Click boom! diventa incontenibile. Prima anticipa Mancini e con il destro pareggia la partita, poi si getta in mezzo sul cross di Mikitharyan e propizia l’autogol di Angelino.
ATTACCANTE: Ciro Immobile (Cagliari-Lazio 1-3). Dal Cagliari…al Cagliari. Contro i sardi aveva aperto il suo score in Serie A, e contro i sardi realizza il suo 200° gol. Secondo gol consecutivo e questa volta anche decisivo, dato che il suo gol permette ai biancocelesti di portare a casa una vittoria che li proietta in zona Europa, il capitano è tornato e la Lazio vola. Vai!
ALLENATORE: Davide Nicola (EMPOLI). Ormai ha ottenuto la nomea di “uomo dalle salvezze impossibili” dopo i miracoli avvenuti con Crotone e Salernitana. Dal suo arrivo in panchina, l’Empoli ha raccolto 8 punti pareggiando in casa della Juventus e vincendo in scioltezza contro il Monza. La Salernitana però è il vero banco di prova per la salvezza, e i toscani superano la prova brillantemente: sempre compatti, propositivi, agguerriti cosi come il suo allenatore in panchina. E adesso la salvezza non è solo un miraggio…
MENZIONI: Tra le menzioni in porta le parate di Ivan Provedel (Cagliari-Lazio 1-3) evitano la rimonta dei sardi. In difesa la grande partita condita da un gol (annullato per fuorigioco millimetrico) di Giorgio Scalvini (Genoa-Atalanta 1-4); e la rete in contropiede che chiude i giochi di Alessandro Bastoni (Roma-Inter 2-4). A centrocampo il primo lampo di Gianluca Gaetano (Cagliari-Lazio 1-3) con un gran tiro a giro che prova a riaprire la gara; e i due assist di Alfred Duncan (Fiorentina-Frosinone 5-1), mastino del centrocampo viola. In attacco un’altra grande prestazione di Nicolò Cambiaghi (Salernitana-Empoli 1-3), propiziatore dell’autogol di Zanoli e autore di numerose giocate intelligenti; e il primo gol in viola di Andrea Belotti (Fiorentina-Frosinone 5-1) che apre le danze nel ricco pomeriggio di gol del Franchi.
Menzione anche per Gabriele Cioffi (UDINESE). L’Udinese ha ottenuto soltanto due vittorie lontane dal Friuli, a San Siro contro il Milan e all’Allianz Stadium contro la Juventus. Contro i bianconeri, l’Udinese giocano una partita rocciosa, riuscendo a chiudere gli spazi allo sterile attacco juventino e grazie ai calci piazzati pungono con il primo gol di Giannetti in Serie A. Continua a incidere Samardzic e con un Thauvin in più, la salvezza sembra sempre più alla mano.